Se cerchi casa in affitto chiedi questo contratto: è il più conveniente in assoluto

Nel momento in cui ti metti alla ricerca di una casa da prendere in affitto, c’è una soluzione contrattuale che è estremamente vantaggiosa: andiamo a vedere qual è e quali sono i benefici garantiti.

Allo stato attuale delle cose, soprattutto nelle grandi città, il tema di prendere casa in affitto sta diventando estremamente centrale. Gli aspetti da valutare sono davvero tanti e non si può sottovalutare nessuno di essi. Il tema principale da questo punto di vista è sicuramente rappresentato dai costi degli affitti, che stanno lievitando sempre di più dal momento che le case a disposizione sono sempre di meno. Per questo è importante anche cercare la formula contrattuale migliore.

Le esigenze da mettere sulla bilancia da questo punto di vista sono davvero tante. La prima è quella ovviamente di trovare una soluzione sostenibile per le proprie finanze. In secondo luogo, poi, vanno valutate altre questioni come la stabilità, dal momento che nel momento in cui si entra in una casa, e lo si fa con un progetto a lungo termine, uscirne può essere davvero doloroso. Per sé ma anche per tutto il nucleo familiare. In tal senso, andiamo a vedere qual è la forma contrattuale ideale allo stato attuale delle cose.

Casa in affitto: qual è il contratto migliore

Esistono, sostanzialmente, tre soluzioni da contemplare. La prima quella è del contratto a canone libero, che consente al locatore e all’inquilino di decidere per un importo basato solo ed esclusivamente su tendenze di mercato, senza vincoli imposti da accordi territoriali. I vantaggi sono tanti, ma c’è anche il rischio che i rischi possano diventare enormi e superiori ad ogni logica di mercato. Un altro contratto plausibile è quello di locazione transitoria che, pensati per soggiorni brevi, possono anche avere una maggiore durata. Anche qui, però, tutto dipende dal canone che viene concordato. I costi potrebbero essere enormi.

Una soluzione terza, e probabilmente la migliore per tutte le esigenze possibili ed immaginabili, è sicuramente quella rappresentata dal contratto a canone concordato (3+2). In questo caso, infatti, i prezzi sono basati su accordi territoriali che fissano dei limiti agli importi. In questo caso l’inquilino avrà dunque la possibilità di pagare un importo più accessibile e prevede un rinnovo automatico di 2 anni dopo la fine dei primi 3 anni. Inoltre, ci sono anche delle detrazioni da considerare.

Contratto a canone concordato e detrazioni: cosa sapere

Scegliendo l’opzione rappresentata da un contratto per una casa in affitto a canone concordato l’inquilino può, infatti, godere delle seguenti detrazioni: 495,80 euro nel momento in cui il reddito complessivo non supera la soglia dei 15.493,71 euro o, in alternativa, 247,90 euro se il reddito complessivo è superiore ai 15.493,71 euro ma risulta inferiore a 30.987,41 euro.